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BIO

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"... the cellist: at times he sways his head following the music and embraces the instrument, he draws sounds with throbbing tenderness. At times he takes up the challenge of the piano and chases him in the flight of notes, softening the more acute tones, softening the impetuousness in contemplation, melting passion in joy. While it seems that those strings that he touches with the bow, just touching them, vibrate right inside me. "

Sandro Caneschi "Concerto"

Cosimo Carovani rinnova l’antica e recentemente sopita usanza dello strumentista-compositore in un modo che costituisce un fertile esempio per i musicisti d’oggi: partendo da una grande conoscenza del repertorio, dall’antico al contemporaneo, egli non si lascia inibire dal passato, ma dialoga con esso per esprimere il nostro presente. Autenticità e personalità, in equilibrio fra ricerca formale e spirito improvvisativo in presa diretta.

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Luca Ciammarughi pianista, musicologo

 

Fiorentino di nascita, Cosimo Carovani è solista, camerista, compositore e scrittore.

Energica ed esuberante voce del violoncello italiano, è considerato un musicista dalla grande versatilità e cultura, dotato di freschezza e profondità ed una delle voci più vivaci della sua generazione.

Si diploma col massimo dei voti al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Andrea Nannoni, seguendo contemporaneamente i corsi della Scuola di Musica di Fiesole con Filippo Burchietti. Si perfeziona in seguito con Enrico Bronzi a Portogruaro, con i maestri Giovanni Gnocchi e Stefano Cerrato presso l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e nel 2018 con Enrico Dindo presso la Pavia Cello Academy. Consegue il diploma di Bachelor K.A. presso la Hochschule für Musik, Theater und Media di Hannover, sotto la guida di Tilmann Wick.

Ha partecipato agli incontri estivi dell’Accademia Europea del Quartetto (ECMA), ha seguito i corsi di perfezionamento per quartetto d'archi presso la Scuola di Musica di Fiesole, l’Accademia Chigiana di Siena e alla Musikhochschule di Hannover. Si è perfezionato e collabora con grandi personalità musicali, tra cui Johannes Meissln, Oliver Wille, Ulf Schneider, Ebahard Feltz, Reiner Schmidt, Volker Jakobson, Luc-Marie Aguera, Heime Müller, e il leggendario primo violino del quartetto Alban Berg, Günter Pichler.

 Risulta vincitore di borse di studio, tra cui il prestigioso DAAD Preis oppure Live Music Now Stipendium, il Börsen Club Hannover, il Premio Giuseppe Scotese, il Jeunesse Musical, il premio per la cultura del fondo Morosini.

 

Camerista per vocazione, è il violoncellista del Quartetto Indaco col quale ha una carriera internazionale (finalista al Concorso Internazionale Paolo Borciani 2017 Manhattan Competition 2022, Golden Medal). Ha suonato per emittenti quali Radio Tre piazza Verdi, Rai 5, o la NDR di Hannover e ha partecipato a diversi festival come camerista e solista, quali Heidelberger Frühlings (2014-2016-2017), Festival del Maggio Musicale Fiorentino, NDR Musikwochen, International MusikFest Goslar, Grunelius Concert a Francoforte, la Società del Quartetto di Milano, Festival “Paesaggi Toscani”, Festival Anima Mundi, Palazzo Marino in Musica, Società dei concerti di Milano Festival Musica nei Chiostri, Quatuor a Bordeaux, Festival Trame Sonore, Festival Stradivari di Cremona, Società Filarmonica di Trento e molti altri.

 

É primo violoncello presso l'Orchestra da Camera “Milano Classica” e ha collaborato con orchestre quali Orchestra “Leonore” (primo Violoncello) di Pistoia, Orchestra Uni.Mi. (primo Violoncello), Orchestra “Vincenzo Galilei”, OFT di Torino (primo violoncello), La “Follia Barocca”, Neue Musik Ensamble di Hannover.

 

Collabora attivamente con artisti di fama internazionale quali, Avi Avital, Uri Caine, Derek Bermel, Steven Swedish, Claudia Barainsky, Julian Bliss, Christian Löffler, Francesco Dillon, Giovanni Bietti, Franziska Pietsch e molti altri.

 

Ha, inoltre, studiato orchestrazione contemporanea, composizione e videoscrittura con Andrea Portera. Vincitore di diversi concorsi, il suo catalogo conta già più di sessanta numeri d’opera e pubblica con la casa Sconfinarte di Milano: le sue composizioni sono state eseguite al Teatro alla Pergola, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, al Lo Squero di Venezia, al festival Paesaggi Musicali Toscani, Agimus di Firenze, Festival le Strade del Suono di Genova, Monferrato Classica, Accademia Chigiana, Teatro Sociale di Como e nel 2018 ha ricevuto una commissione per un concerto per mandolino ed orchestra per Avi Avital e nel 2020 un brano per viola sola “In Freiheit” ed un concerto per Simone Gramaglia.

 

Nel 2021 vince il concorso di composizione con residenza artistica Ragazze e ragazzi. Salvemini 1990.

Registra per da Vinci Publishing, Brillant Classic, Sconfinarte ed Ema Vinci di Giuseppe Scali con la quale ha vinto il Bando Siae “Per chi Crea” 2019.

Nel 2021 insieme al Quartetto Indaco pubblica in collaborazione con la casa Sconfinarte di Milano l’ambizioso progetto Dante 21 che lo vede partecipe sia come esecutore che come compositore. Nello stesso anno esce il primo volume delle sue composizioni per pianoforte solo e l’anno successivo il suo disco d’esordio come violoncellista solista e concertatore con l’orchestra da camera Milano Classica, Tales of Dusk.

Con Tales of Dusk (“Racconti del crepuscolo”), il violoncellista e compositore Cosimo Carovani realizza non solo un concept album incentrato sul tema della serenata al tramontar del sole, ma anche un vero e proprio percorso narrativo, che dal finire del pomeriggio ci porta al momento in cui inizia il sonno – e il sogno.” (Luca Ciammarughi).

 

È dedicatario di molti brani scritti sia per violoncello sia per quartetto di compositori quali Giovanni Sollima, Alessandro Solbiati, Federico Maria Sardelli, Nicola Sani, Michele Sarti, tra cui i due brani di Giovanni Albini e Davide Tammaro presenti nel suo disco d’esordio “ad Antiqua” (quattro stelle su Archi Magazine) che lo vede anche come compositore, ma anche i “Canti dopo l’Apocalisse” per quartetto e “Via Lucis delle Ombre” per quartetto concertante ed orchestra d’archi di Andrea Portera, il quale li ha recentemente dedicato un brano per violoncello solo “Odi e t’Amo”.

Nel 2021 esce il suo secondo libro di narrativa “Intorno alla Musica” pubblicato per NeoClassica, una piccola antologia di riflessioni sul futuro della musica colta nella società occidentale ed il ruolo del musicista classico nell’imminente futuro.

 

Suona un violoncello di Charles Claudot del 1840 con un archetto Louis J. Morizot pere del 1920 di sua proprietà.

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